Un alternativa all’uso delle curette per eseguire la rimozione di placca e tartaro è l’utilizzo degli ultrasuoni.
Si dividono in magnetostrittivi, piezoelettrici e sonici.
GLI ULTRASUONI MAGNETOSTRITTIVI
Gli ultasuoni magnetostrittivi convertono l’energia meccanica sottoforma di rapide vibrazioni (25.000-35.000 cicli/secondo).
Le vibrazioni di tipo elettrico fratturano e distaccano il deposito di tartaro dal dente.
Il calore prodotto dalle vibrazioni è ridotto da un sistema di raffreddamento ad acqua.
L’acqua nebulizzata forma minuscoli vuoti d’aria che collassano verso l’interno sprigionando una forte pressione locale (cavitazione).
La cavitazione associata alle vibrazioni ha un effetto battericida aumentato sui gram- e permette di raggiungere aree di difficile accesso per la sola energia vibratoria.
GLI ULTRASUONI PIEZOELETTRICI
Gli ultrasuoni piezoelettrici non hanno un campo magetico e non producono calore.
Le vibrazioni della punta sono prodotte da un trasduttore cristallino, variano da 29.000 a 42.000 cicli/secondo.
GLI ULTRASUONI SONICI
Negli ultrasuoni sonici le vibrazioni sono di tipo elettrico ed hanno una frequenza di 2.000-6.500 cicli/secondo.
Non generano calore.
La punta degli ultrasuoni va appoggiata di piatto in modo dolce e delicato sui depositi di placca e tartaro, (altrimenti non vibra), per staccare tutti i frammenti, l’irrigazione e la cavitazione facilitano la rimozione dei detriti.
Tra i vantaggi dell’uso degli ultrasuoni possiamo indicare il minor rischio di danni di taglio (le punte sono arrotondate), i tempi di lavoro più brevi e il maggior confort per il paziente.
Gli ultrasuoni possono essere usati in associazione alle curette per rimuovere grossi depositi di tartaro sopragengivale, prima di un intervento di chirurgia orale, durante un intervento di chirurgia parodontale, prima o dopo la strumentazione parodontale sottogengivale, per la pulizia delle forcazioni radicolari e per rimuovere il cemento ortodontico.
QUAL È L’ULTIMA FASE DELL’IGIENE ORALE PROFESSIONALE ?
L’ultima fase dell’igiene orale professionale solo in ordine di tempo e non di importanza è quella in genere preferita dal paziente, dopo aver rimosso placca e tartaro dalle superficie del dente per mezzo di curette e/o ultrasuoni, questa andrà lucidata e resa ancora più liscia,(per contrastare l’adesione meccanica della placca), per mezzo di coppette di gomma e pomice, paste per profilassi, colluttori e sbiancanti.
OGNI QUANTO TEMPO DOVRO' EFFETTUARE L’IGIENE ORALE PROFESSIONALE ?
L’igiene orale professionale andrebbe eseguita in soggetti che non hanno grossi problemi parodontali due volte l’anno ogni sei mesi dopo la visita di controllo dal dentista.